La Malattia di Osgood-Schlatter

  • 16. Dec. 24
La Malattia di Osgood-Schlatter

Il morbo di Osgood-Schlatter è una patologia del ginocchio che colpisce giovani tra 8 e 15 anni, causando dolore e infiammazione all'apofisi tibiale. Scopri sintomi, cause e trattamenti disponibili presso lo Studio Fisioterapico e Osteopatico di Roma Balduina, specializzato in terapie avanzate per il benessere del ginocchio.

La Malattia di Osgood-Schlatter

Ecco come viene gestita questa condizione patologica presso il nostro Centro di Fisioterapia ed Osteopatia a Roma Balduina.


• Introduzione
• Cosa si intende per Mordo o Malattia di Osgood Schlatter
• Morbo di Osgood Schlatter: sintomi
• Morbo di Osgood Schlatter: cause
• Morbo di Osgood Schlatter: diagnosi ed imaging strumentale
• Morbo di Osgood Schlatter: rimedi
• Conclusioni e bibliografia

Introduzione

Il morbo di Osgood-Schlatter, noto anche come osteocondrosi o sindrome di Osgood-Schlatter, è una patologia che interessa la porzione tibiale prossimale dell’articolazione del ginocchio, meglio conosciuta come apofisi tibiale; si manifesta principalmente in soggetti giovani, di età compresa tra i 10 e i 15 anni nei maschi e tra gli 8 e 13 anni nelle femmine, con una maggiore incidenza nei maschi.
Questa condizione deve il suo nome ai due medici, R. B. Osgood e C. Schlatter, che per primi ne descrissero le caratteristiche cliniche agli inizi del Novecento.
In questo articolo analizzeremo il significato di questa patologia, proseguendo con un breve approfondimento sull’anatomia del ginocchio, per poi esaminare i sintomi, le cause e le principali strategie terapeutiche adottate e consigliate da Centri Fisioterapici all’avanguardia, come avviene presso lo Studio Fisioterapico ed osteopatico di Roma Balduina, oggi disponibili per chi ne è affetto.

Cosa si intende per Morbo o Malattia di Osgood Schlatter

Questa malattia appartiene al gruppo delle patologie osteocondrosiche e si manifesta con una degenerazione della tuberosità tibiale anteriore, localizzata appena sotto la rotula del ginocchio. In molti casi, tale condizione, tende ad esordire bilateralmente.
Nel momento in cui non avessi molta familiarità con alcune terminologie mediche, per rendere l’articolo più comprensibile, potrebbe essere utile fornire alcune spiegazioni terminologiche aggiuntive. Definendo:

Cos'è l’osteocondrosi?
È un processo degenerativo che coinvolge il tessuto osseo e cartilagineo.

Cos'è la tuberosità tibiale anteriore?
Si tratta di una porzione della tibia (insieme alla fibula costituiscono la struttura ossea della gamba), presente sulla parte prossimale della stessa, subito al di sotto della rotula ed è il punto di inserzione del tendine rotuleo derivante dal muscolo anteriore della coscia, il muscolo quadricipite.

Quali sono i soggetti più a rischio?
Questa sindrome colpisce principalmente ragazzi, con maggiore incidenza per il sesso maschile, tra i 10 e i 15 anni. È particolarmente frequente in coloro che praticano sport intensi, come il calcio che prevede delle attività prestazionali a brusco impatto col suolo.

Morbo di Osgood Schlatter: sintomi

Il quadro clinico del morbo di Osgood-Schlatter sottende i seguenti segni e sintomi:
Neoformazione di una prominenza ossea nella zona di inserzione del tendine quadricipite o rotuleo sull’apofisi tibiale;
Gonalgia: dolore localizzato al ginocchio, in particolare nella parte anteriore, che si intensifica con il carico o durante l'attività fisica, determinando a fine prestazione un’importante inibizione artrogenica del quadricipite stesso. Spesso il dolore è evocabile, anche a riposo, tramite una semplice palpazione della zona interessata o nel mettersi in ginocchio;
Edema: gonfiore nella regione anteriore del ginocchio, prevalentemente sotto la rotula;
Aumento della temperatura cutanea nella zona interessata dal dolore, a causa dell’infiammazione generata.

Morbo di Osgood Schlatter: cause

Ad oggi, non è stata ancora identificata una causa specifica del morbo di Osgood-Schlatter, ma è certo che l’attività fisica intensa e ripetitiva che coinvolge gli arti inferiori può aumentare il rischio di sviluppare questa condizione. Ciò avviene perché, tra i 10 e i 15 anni, la tuberosità tibiale è ancora in fase di accrescimento, e le forti contrazioni del muscolo quadricipite, esercitando una trazione sull’apofisi stessa, dove si inserisce il tendine rotuleo, determinando delle microlesioni ossee che comportano la formazione della prominenza ossea.
Gli sport maggiormente associati a questa patologia includono calcio, equitazione, atletica leggera, pallavolo, rugby, pallacanestro e ciclismo.

Oltre allo stress meccanico, sono stati individuati altri fattori predisponenti, tra cui:
• Predisposizioni genetiche o ereditarie;
• Squilibrio nella crescita tra il tessuto osseo, muscolare e legamentoso.

Morbo di Osgood Schlatter: diagnosi ed imaging strumentale

La diagnosi del morbo di Osgood-Schlatter viene effettuata da un medico specialista, solitamente un ortopedico, un medico sportivo o un fisiatra. Durante la visita, lo specialista verifica la presenza di gonfiore e dolore localizzato, che tende ad aumentare sia con la pressione manuale sia durante i movimenti di flessione ed estensione del ginocchio sotto carico. Non è raro che i pazienti riferiscano dolore particolarmente intenso durante attività quotidiane, come salire le scale.
La conferma diagnostica si ottiene generalmente tramite un esame radiografico in doppia proiezione, che consente di evidenziare le alterazioni ossee sospettate durante l’esame clinico.

Morbo di Osgood Schlatter: rimedi

Il morbo di Osgood-Schlatter tende a risolversi spontaneamente con il completamento dello sviluppo e della crescita ossea, un processo che può richiedere fino a due anni e oltre dall’inizio dei sintomi.

Per gestire al meglio la sintomatologia algica e lo stato infiammatorio associati a questa condizione, è spesso consigliato usufruire di un percorso fisioterapico, che comprenda:
Tecniche manuali: includono mobilizzazioni articolari, trattamenti sui tessuti molli e massoterapia. Questi interventi mirano a ridurre la tensione miofasciale nella zona di inserzione tendinea, che rappresenta il principale sito del dolore.
Terapia fisica: i dispositivi utilizzati in fisioterapia hanno l’obiettivo di controllare l’infiammazione e alleviare il dolore attraverso la stimolazione biologica dei tessuti.

Tra le tecnologie più utilizzate per questa patologia spicca la tecarterapia, il cui nome deriva dall’acronimo T.E.C.A.R che sta per "Trasferimento Energetico Capacitivo - Resistivo". Questo dispositivo emette radiofrequenze, che si ritiene abbiano tre principali effetti biologici sul tessuto trattato:
1. Chimico: contribuisce a normalizzare il potenziale di membrana cellulare, spesso alterato in presenza di infiammazione significativa;
2. Termico: favorisce un richiamo di sangue nella zona trattata, incrementando la vascolarizzazione locale e la temperatura tissutale. Questo calore profondo (o "endogeno") non solo ha un effetto terapeutico, ma è anche percepito come piacevole e rilassante, rendendo la tecarterapia particolarmente apprezzata dai pazienti;
3. Meccanico: rende più agevole il trattamento e la mobilizzazione dei tessuti durante e dopo la terapia, in quanto determina questo effetto rilassante sia a livello fasciale che psicologico; infatti, per quest’ultima caratteristica, la tecarterapia è veramente apprezzata dal paziente;

Ipertermia: Simile alla tecarterapia, anche questo dispositivo utilizza radiofrequenze, ma con una frequenza d’onda specifica. Come la tecar, genera calore endogeno, ma con una maggiore precisione. La particolarità dell’ipertermia è la possibilità di selezionare con precisione la profondità e la temperatura con cui stimolare il tessuto bersaglio. Questo è possibile grazie alla natura statica e localizzata dei trattamenti offerti dal dispositivo.

Ultrasuoni: Questo tipo di trattamento fisico utilizza onde acustiche per stimolare il tessuto in modo mirato. Si tratta di una terapia localizzata che agisce su punti specifici del tessuto target.
Laser ad alta potenza: Questo macchinario utilizza un fascio luminoso ad alta potenza con un diametro di circa mezzo centimetro per stimolare i tessuti. È estremamente preciso ma non adatto per trattare aree estese.

Esercizi specifici: Tra gli esercizi più indicati ci sono quelli di allungamento muscolare, mirati soprattutto alla catena muscolare anteriore dell’arto inferiore. L’obiettivo è ridurre la tensione muscolo-tendinea sulla tuberosità tibiale.

Conclusioni

Il morbo di Osgood-Schlatter non è una patologia molto comune né una condizione particolarmente grave. Tuttavia, è importante non sottovalutarla e affidarsi a un team di professionisti esperti per il trattamento e il monitoraggio clinico. In questo modo, il giovane o la giovane paziente potrà gestire al meglio la sua condizione senza dover rinunciare alle sue attività ricreative, ludiche e sportive.

 

BIBLIOGRAFIA 

Circi E, Atalay Y, Beyzadeoglu T. Treatment of Osgood-Schlatter disease: review of the literature. Musculoskelet Surg. 2017 Dec;101(3):195-200. doi: 10.1007/s12306-017-0479-7. Epub 2017 Jun 7. PMID: 28593576.

Waghe VR, Ramteke SU. Role of Physiotherapy in Osgood-Schlatter's Disease in Adolescent Volleyball Smasher: A Case Report. Cureus. 2024 Feb 4;16(2):e53534. doi: 10.7759/cureus.53534. PMID: 38445126; PMCID: PMC10912898.

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